Dall’istituzione delle zone economiche speciali (o free trade zone FTZ) varate in Cina alla fine degli settanta da Deng XiaoPing con la sua Riforma fondamentale detta della “Porta Aperta” son passati oltre 30 anni ed il Paese entra in una nuova fase con l’apertura di Shangai di una FTZ che ne ingloba altre 4 comprendendo anche l’Aeroporto di Pudong. Fondamentale importanza rispetto al passato e grande azzardo del Governo cinese e’ rappresentato dalla liberalizzazione dei servizi finanziari nei 29 chilometri quadrati delineati, un passo fondamentale per completare il processo di internazionalizzazione dello yuan rembimbi con una sorta di “laboratorio a cielo aperto” che se fornira’ esiti favorevoli potrebbe essere replicato in altre FTZ e quindi alle regini cinesi in seguito. Dai pacchetti di stimolo all’economia al completamento delle riforme di mercato l’intento del nuovo Governo e’ chiaro : ridestare il settore finanziario, sostenere i consumi ed il margine delle banche che possano così riprendere con il supporto a investimenti all’estero delle imprese cinesi soprattutto nelle produzioni ad alto valore aggiunto, servizi e IT. A fianco le promesse anche di una promozione fattiva di un mercato futures per il petrolio, che manca in Cina, perché’ quest’area sarà il cuore di una sperimentazione dove il mercato fisserà cambio e tassi e non i regulators permettendo alle imprese di convertire la divisa domestica liberamente e incrementare i flussi cross border, senza doversi rivolgere a Hong Kong.
Era già stato chiarito da anni che Shangai sarebbe diventato un polo finanziario al pari di Singapore entro il 2020 e il fatto che Hong Kong essendo una Regione ad Amministrazione Speciale mantenga prerogative politico economiche e giudiziaria sin al 2047 non fa che incoraggiare il Governo Centrale a favorire l’affermazione della cosiddetta “Parigi d’Oriente”. Festa grande quindi per le aziende e istituzioni finanziarie straniere che potranno godere non solo di agevolazioni fiscali ma anche dagli indubbi vantaggi sulla circolazione dei flussi in divisa convertibile.
Il successo del segmento dei Dim Sum Bond, le obbligazioni corporates in yuan trattate a Hong Kong, tra i migliori mercati in local currencies asiatici , e la possibilità di traslare parte delle attività di IPO che hanno favorito il boom “oltrecortina” sono buoni presupposti per osservare l’evoluzione dei mercati finanziari cinesi sui quali le scommesse salgono sia dal lato domestico che esterno.
Tra l’altro la FTZ Pilota di Shangai permetterà di superare alcuni divieti decennali come per esempio quello relativo alla vendita di dispositivi e computer per l’utilizzo di videogames, aprendo così un mercato fiorente che gia’ vede l’interesse di molte major Usa che stanno uscendo dall’area mediorientale lasciando Egitto ed altri Paesi per la Cina dove oltretutto la propensione al gioco non solo d’azzardo, come in tutta l’Asia, è molto elevata. Basti pensare che il complesso del Marina Bay Sands di Singapore si e’ ripagato gli oltre 5 mld di usd di costi solo grazie al più grande casino asiatico frequentato perlopiù da turisti cinesi ed aperto 24 h!
Shangai, al centro già della omonima Shangai Cooperation Organization , nata 12 anni fa per una cooperazione politico strategica tra Paesi produttori di petrolio dell’Asia Centrale e la Cina (e che ha recentemente accolto la Turchia) , aumenta il suo peso specifico sui mercati cinesi con questa apertura che è stata sottovalutata da molti analisti ma che nella tradizione cinese darà presto i suoi frutti perché lungo la Via della Seta nulla è lasciato al caso.