Con dieci miliardi di euro già piazzati, la sesta emissione del BTP Italia pare avviarsi, dopo i primi due giorni di collocamento, a raccogliere un successo che potrebbe raggiungere la media delle ultime tre emissioni sullo stesso segmento tra i 10 ed i 15 miliardi di euro. Da quel marzo 2012 nel quale questo strumento debuttò nessuno avrebbe immaginato che il successo riscosso potesse arrivare, lo scorso novembre, a raccogliere un ammontare record a livello europeo di oltre 22 miliardi di euro per un titolo governativo.
Commissioni a zero, un premio fedeltà, una tassazione sulla rendita al 12.5% sono senz’altro peculiarità non da poco, ma è il momento favorevole che sta vivendo l’offerta del Tesoro italiano, come dimostrato anche dall’ottimo esito delle aste da inizio anno. La copertura delle emissioni 2014 ha superato agevolmente il 30% sul totale previsto per quest’anno a dimostrazione che la “periferia europea” continua a raccogliere interessi diversificati anche a dispetto della ripresa di una certa concorrenza di quei Paesi emergenti, a rendimenti più alti di quelli sviluppati, che hanno ripreso a raccogliere flussi in entrata dopo nove mesi uscite nette.
Con un BOT a ridosso dello 0.50%, e la parte a lungo termine delle curve di rendimento assoggettata alla turbolenza da tapering Usa e allo scenario dei tassi futuro in continuo mutamento, anche la scadenza a 6 anni ha incontrato un interesse crescente. Non sono mancati anche gli arbitraggi dalle precedenti emissioni del BTP Italia che quotavano a premio, e quindi ben sopra il prezzo di emissione a 100.
Le recenti dichiarazioni del Ministro Padoan durante i lavori del FMI a Washington hanno ricevuto apprezzamenti, così come i contenuti del DEF. La ripresa per quanto modesta è certa, nelle parole del neo Ministro dell’Economia, e l’Italia si avvia alla Presidenza del semestre europeo con un impegno alle riforme e alla lotta alla disoccupazione che permetterebbero di mettere un punto fermo non solo al livello BTP- Bund (con obiettivo di breve a 150 bp) ma anche a flussi dall’estero che siano di lungo termine e aiutino la spesa per investimenti.
In attesa dell’esito finale dell’emissione BTP Italia, previsto dopo la giornata dedicata agli istituzionali di giovedì, con rischio di chiusura anticipata sempre aperto, lo strumento si dimostra valido e ampiamente sottoscritto anche con una cedola minima garantita che risulta in linea con il mercato e che ha rotto la soglia psicologica del 2%, essendo all’1.65%. Le agevolazioni fiscali e commissionali del quale gode già citate e la semplicità della struttura con l’indicizzazione al FOI, l’inflazione italiana, poi completano una scheda tecnica che fa del BTP Italia il migliore strumento legato all’inflazione che sia in circolazione a livello europeo, concorrenziale anche ai conti deposito.